La carbossiterapia è un trattamento medico che consiste nell’iniettare anidride carbonica (CO2) sotto forma gassosa nel derma o nel tessuto sottocutaneo, a scopo terapeutico.
L’anidride carbonica iniettata a livello dermico o sottocutaneo svolge azioni di vario tipo su diversi sistemi: vascolare, adiposo e cutaneo.
A livello vascolare la CO2 provoca una dilatazione delle arteriole e delle metarteriole generando un aumento del flusso ematico nel microcircolo capillare.
Dal punto di vista cutaneo l’anidride carbonica migliora il microcircolo e stimola l’attività dei fibroblasti, responsabili della produzione di elastina, collagene ed acido ialuronico. L’effetto anti-age è dato proprio dalla produzione di elastina e collagene che avviene grazie alla stimolazione del tessuto connettivo.
La carbossi terapia ha, infine, anche un effetto depurativo in quanto favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso e lo smaltimento delle tossine.
Il miglioramento degli inestetismi cutanei nel corso del susseguirsi dei trattamenti ha portato le aziende ad investire sempre di più nello sviluppo di strumentazioni elettroniche di moderna progettazione che permettono una somministrare controllata per via intradermica e sottocutanea anidride carbonica medicale.
Questa tecnologia, nel tempo, è stata dunque perfezionata, diventando sempre più precisa ed efficace. Al giorno d’oggi questa tecnica viene utilizzata in molteplici aree della medicina: in dermatologia, in medicina estetica e in medicina vascolare.
E’ di recente introduzione il suo utilizzo in campo ginecologico per il trattamento anti-aging (e non solo) dei genitali femminili.
Dai 30 anni inizia la fase di aging, anche se spesso asintomatica ed impercettibile. Il tono interno ed esterno dei genitali diminuisce e questo processo giunge al suo culmine con il climaterio e la menopausa in cui i livelli ormonali precipitano con cessazione della funzione ovarica e invecchiamento vulvo vaginale.
La carbossiterapia trova indicazione principe in tutte queste situazioni per i suoi molteplici effetti benefici. Da un lato sfrutta l’effetto Bohr (cioè il rilascio di molecole di ossigeno da parte dell’emoglobina in risposta a una diminuzione locale del pH e a un aumento della concentrazione locale di anidride carbonica) con iperossigenazione zonale, e aumento della sfigmicità arteriolare e metarteriolare con rilassamento delle cellule muscolari lisce presenti a livello degli sfinteri precapillari. Di conseguenza si moltiplicano gli shunt arterio-venosi con incremento della microcircolazione. A tutto questo si associa l’aumento dell’attività fibroblastica e del collagene.
Il trattamento dell’area vulvare viene effettuato in regime ambulatoriale e consiste in iniezioni o insufflazione di anidride carbonica in punti strategici dell’area genitale. Ciò determina una riduzione della pressione parziale di ossigeno nei tessuti.
La somministrazione di adeguate quantità di CO2 per via sottocutanea determina quindi il rilascio di fattori di crescita, con un aumento di nuovi capillari nelle zone interessate e un effetto rigenerativo sia attorno ai nervi, sia intorno alle ghiandole, cosi come nei muscoli.
A livello vulvare e vaginale la vasodilatazione facilita l’apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule attraverso il sangue, favorendo in tal modo il miglioramento della qualità del tessuto. Può essere eseguita in combinazione con ossigeno terapia vulvovaginale ed applicazione di acido ialuronico .
Il miglioramento dei sintomi di secchezza vaginale associati principalmente alla menopausa o ai trattamenti oncologici (radioterapia, chemioterapia) è osservabile già dopo le prime 3-4 sedute. Il tempo richiesto per il trattamento è di circa 15-30 minuti.
Non esistono controindicazioni particolari e avvertenze prima del trattamento se non la gravidanza. Ogni seduta di carbossiterapia prevede 7-8 micro iniezioni di anidride carbonica o semplicemente alcuni minuti di insufflazione vulvovaginale, senza la necessità di utilizzo di alcun tipo di anestesia. Per le pazienti più sensibili è possibile far applicare della crema anestetica 30 minuti prima del trattamento.